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Greccio: la nuova Betlemme, fulcro della cristianità.

Greccio, paese dell’alto Lazio, confinante con l’Umbria, a 750 metri di altitudine sui Monti Sabini, per una parte si affaccia sulla vasta e lussureggiante Piana di Rieti, mentre un’altra, costituita da Spinacceto, Limiti di Greccio e Sellecchia, si estende in pianura. Man mano che si sale, si viene letteralmente rapiti dalla disarmante bellezza della natura incontaminata, inebriati dal paradisiaco odore di bosco di querce e lecci, fra i quali, a tratti, si insinua una luce in grado di temprare l’anima, come una mano divina che accarezza il cuore. Solo dopo una manciata di metri si può capire perché Francesco fosse affascinato da quel luogo, tanto da eleggerlo a terra santa, a simbolo dell'aspirazione degli uomini alla fratellanza e alla pace, superando ogni differenza di razza, religione, lingua o di qualunque altra barriera.

Greccio panorama

Le distanze: 

  • Contigliano: 8,1 km
  • Rieti: 15,5 Km
  • Terni: 27 Km
  • L'Aquila: 77 km
  • Roma: 96 km
Greccio San Michele Arcangelo

Greccio deve il suo nome alla prima famiglia che, inizialmente, la colonizzò, di origine greca, per l’appunto. Fu il monaco benedettino Gregorio da Catino, nell’XI secolo, a far riferimento nel “Regesto Farfense” alla Curte de Greccia. In epoca medievale, fu trasformato in castello, di cui tuttora conserva parte della pavimentazione e una delle porte d'ingresso, protetto da mura e da sei torri, delle quali ne restano tre. La maggiore, nel XVII secolo, venne tramutata in torre campanaria della Collegiata

Greccio Torre campanaria della Collegiata

Nonostante la fortificazione, subì la sua prima sconfitta nel 1242, ad opera di Federico II. Deve la sua fama al periodo tra il 1223 e il 1226 quando, proprio a Greccio, Francesco d’Assisi, attratto dalla suggestiva bellezza del luogo, ai suoi occhi affine alla Palestina, per la prima volta, rievocò la rappresentazione della nascita di Gesù a Betlemme, dimostrando a Papa Onorio III che non fosse necessario riconquistare Gerusalemme, attraverso le crociate, per celebrare la natività. 

Nel 1799 il paese subì ancora la distruzione e il saccheggio, da parte dell’esercito napoleonico.

Greccio santuario

Cosa visitare a Greccio: 

  • Santuario Francescano: comprende il convento francescano, la chiesetta di San Francesco, la chiesa dell'Immacolata Concezione e il romitorio di San Francesco; venne edificato nel 1288 per rievocare il primo presepe vivente.
Greccio santuario francescano
  • Collegiata di San Michele Arcangelo:  chiesa ad una navata, costruita nel XV secolo a ridosso della torre campanaria di origine medievale, e affacciata sulla piazza principale, ci si accede attraverso una scenografica scalinata. Nonostante abbia subito varie distruzioni, conserva ancora oggi affreschi e tele dell’epoca. Di grande valore sono le due cappelle laterali dedicate a Sant’Antonio da Padova e alla Madonna Immacolata oltreché, naturalmente, la statua di San Francesco e i vari presepi esposti.
Greccio San Michele Arcangelo
  • Chiesa di Santa Maria del Giglio: del XV secolo, sulla piazza principale, è costituita da un’unica navata, un altare centrale, che conserva un affresco del primo quattrocento, raffigurante la Vergine col Bambino e Angeli, e due altari laterali.
  • La Cappelletta: un eremo eretto nel 1792, sulla vetta del Monte Lacerone, nel luogo in cui il Santo era solito ritirarsi in preghiera e in cui giace il sasso sui cui egli predicava. Pare che fu proprio da lì che il suo devoto amico Giovanni Melita, piuttosto robusto, trovando estremamente faticoso salire fin lassù, lo spinse a scegliere una nuova dimora. Si narra che il Santo volle rimettere la scelta alla volontà divina, affidando ad un fanciullo il compito di lanciare in aria un tizzo ardente che cadde su un boschetto, di proprietà di Giovanni.
Greccio santuario
  • Abbazia cistercense di San Pastore: fondata nel 1255 e abbandonata nel XIX secolo, dopo un accurato restauro, è oggi utilizzata come sala per cerimonie e convegni.
  • Museo dei Presepi: realizzato nella Chiesa di Santa Maria per ospitare presepi da ogni parte del mondo, realizzati da artisti italiani e stranieri, cartapestai, maestri ceramisti e abili artigiani. All’ingresso turisti e pellegrini vengono accolti da un’imponente statua del Santo, alta cinque metri.
Greccio presepe
  • Paese: un autentico museo a cielo aperto, con le tortuose e scoscese viette, impreziosite, oltre che da suggestivi scorci panoramici, da innumerevoli affreschi rappresentanti il Poverello e i suoi ideali di pace e fratellanza. I visitatori possono, inoltre, rifocillarsi nei caratteristici ristoranti, che offrono eccellenti piatti tipici locali, e acquistare dei souvenirs nell’affascinante mercatino allestito in piazza, attorno alla graziosa fontana cinquecentesca.
Greccio fontana
  • Rievocazione Storica della notte di Natale del 1223: a partire dal 1972, non è un semplice presepe vivente ma la nascita di Gesù che si rinnova ciclicamente, la triplice sovrapposizione di Betlemme, la Greccio del XIII secolo e quella attuale, in un sacro e perpetuo sodalizio.

 Si sviluppa su 6 scene

-Prima scena: nella piazza di Greccio si vocifera dell’arrivo di uno straniero che, abbandonata ogni ricchezza, sceglie la vita da eremita, predicando il Vangelo. La popolazione, assai povera, da tempo subisce gli attacchi dei lupi, così, un giorno, durante una battuta di caccia, viene catturato il capobranco e Francesco, dopo essersi presentato, si avvicina alla bestia e la ammansisce, suscitando grande clamore.

Greccio santuario

-Seconda scena: la gente ha ormai accettato il frate, del quale impara a seguire gli insegnamenti, auspicandone continuamente il ritorno.

Greccio santuario

-Terza scena: è la scena in cui Francesco, per accontentare la richiesta del suo amico Giovanni Velita, Signore di Greccio, che lo vuole più vicino al paese, fa lanciare il tizzo ardente dalle pure mani di un fanciullo per scegliere il luogo in cui, oggi, sorge il Santuario Francescano.

Greccio dipinto

-Quarta scena: attorno a un fuoco, Francesco detta, su sollecitazione dei suoi confratelli Angelo, Leone e Ruffino, le regole dell’Ordine, basate esclusivamente sui dettami del Vangelo. Ed è in questa occasione che egli rivela l’intenzione di rappresentare la nascita di Gesù proprio a Greccio, molto simile a Betlemme.

Greccio santuario

-Quinta scena: Francesco sottopone il suo progetto a Giovanni Velita, il quale lo accetta e lo realizza senza esitazione.

Greccio santuario

-Sesta scena: è la notte del 1223, i grecciani accorrono numerosi e Francesco racconta di Betlemme e del mistero dell’Incarnazione. Sono talmente toccanti le sue parole che uno degli spettatori ha una visione. Vede nella mangiatoia prendere vita un bimbo vero in carne e ossa. Il miracolo è compiuto. Greccio da quella notte è la nuova Betlemme.

Greccio santuario
  • Museo M.A.C.S.: Museo Arte Contemporanea Sensorialismo, è stato fondato, nei locali dell'ex municipio di Greccio, nel 2012 dal pittore Guido Carlucci, fondatore della corrente artistica del sensorialismo materico.
  • Monumento ai caduti della Grande Guerra
Greccio panorama

Cosa degustare a Greccio: 

•             Antichi grani di Rieti 

•             Barbabietola da zucchero di Rieti o rapa reatina 

•             Birra artigianale della Sabina (Sabina) 

•             Burro di San Filippo (Contigliano) 

•             Ciliegia Ravenna (Palombara Sabina) 

•             Fagioli della Sabina 

•             Formaggi della Sabina 

o            Pecorino di Amatrice 

o            Cacio Magno 

•             Guanciale Amatriciano (Amatrice) 

•             Lenticchia di Castelluccio di Norcia (Norcia) 

•             Patata di Leonessa (Leonessa) 

•             Patata turchesa (Sabina) 

•             Pomodoro corno di toro (Contigliano) 

•             Porchetta sabina di Selci e di Poggio Bustone  

•             Prosciutto amatriciano (Amatrice)

•             Tartufo della Sabina 

•             Trota biologica reatina 

•             Vino della Sabina

Greccio santuario


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