I giorno: partenza, 30 agosto 2021
Motivo del viaggio: ammissione di mio figlio, neodiplomato alla scuola di danza del Teatro dell'Opera di Roma, nella compagnia di danza Ballet de Barcelona, con sede a Rubì, Barcellona.
È lunedì, l'aeroporto di Fiumicino è pressoché vuoto. Da poco tempo sono terminati i lavori al Terminal 1. Dire bellissimo è riduttivo. Ultramoderno, all'avanguardia, futuristico. Vale la pena recarsi alla toilette!
L'imbarco al check point di Vueling è risultato ben organizzato, pertanto scorrevole.
Unica pecca: in aereo i viaggiatori sono letteralmente stipati, senza distanza di sicurezza di un metro, seppur con obbligo di mascherina.
Sole a Roma, pioggia a Barcellona.
Subito dopo l'atterraggio, prima di recuperare i bagagli, abbiamo dovuto passare il controllo sanitario, con il rilevamento della temperatura corporea e la verifica del QR Code, scaricato dal sito www.spth.gob.es, dopo aver riempito l'apposito modulo, senza cui non si potrebbe entrare in Spagna.
Una volta fuori, l'Autobus A1 ci ha condotti a Plaça de Catalunya, regalandoci subito un assaggio della bellezza di questa città immensa e affascinante: Plaça d'Espanya, Avinguda Diagonal e tante altre larghissime strade e piazze, traboccanti di imponenti monumenti. Prezzo del viaggio, durato 40 minuti (aeroporto - Plaça de Catalunya) Ꞓ 4,90 a persona, con solo 3 fermate prima di giungere a destinazione:
- Plaça d'Espanya,
- Gran Via - Comte Borrell,
- Plaça Universitat.
Plaça de Catalunya ci lascia senza fiato, nonostante la pioggia piuttosto fastidiosa e i bagagli a dir poco ingombranti. Con la promessa di tornarci il più presto possibile, ci siamo diretti verso la stazione metro-treno, entrambi sotterranei. Non è stato semplice barcamenarsi fra tutte le possibili vie di collegamento ma, chiedendo le prime informazioni, in una lingua che non appartiene a questo mondo - fatta di italiano, romanesco, ternano, frammenti di inglese e di spagnolo - siamo riusciti a trovare il giusto ingresso per il treno, direzione Terrassa, con destinazione Rubí. Costo del biglietto Ꞓ 3,40 a persona, 13 fermate, durata circa 35 minuti.
Una particolarità: diversamente da Roma, il biglietto deve essere timbrato anche per uscire dalla metro. Quindi, attenzione a non gettarlo una volta attraversato il varco di entrata.
Una volta giunti a Rubí, non vedendo taxi nei dintorni, ci siamo drammaticamente diretti a piedi verso il B&B Hotel Barcelona Rubí, prenotato giorni prima tramite Booking.com. Albergo essenziale ed economico ma molto pulito e gestito da personale gentile e disponibile. Lo consiglio soprattutto a chi non vuole spendere molto per una o due notti. Ottima anche la colazione, a buffet.
A pochi metri ci sono piccoli ristorantini caratteristici o il classico Burger King, scelto da noi per la prima sera.