Era una piccola cittadina circondata da colline verdi e mare azzurro, dove le strade si intrecciavano come fili di un tessuto sociale intricato.
In quel luogo, viveva Annamaria, una giovane donna, dal sorriso radiante, ma dagli occhi che custodivano una tristezza profonda. La vita con lei era stata molto avara, aveva dovuto imparare a crescere in fretta ed attuare tutte le strategie su come dissociarsi dalla violenza, dalla brutalità, dalla volgarità, escogitando come guardare “oltre le cose e le persone”.
Pur essendo un’anima gentile, era stata vittima di un manipolatore che l’aveva sottomessa allo stillicidio di quella violenza psicologica che l’aveva relegata al ruolo subalterno della forma, depauperandola di ogni volontà ed energia e svuotandola nell’essenza della sua stessa femminilità.
Tuttavia, anziché soccombere al buio, decise di illuminare il cammino di altre donne. Fondò un centro di supporto chiamato” ARMONIA”; un rifugio dove le donne potevano rinascere. Il cuore di ARMONIA pulsava con storie di forza e resilienza.
Una sera, Annamaria raccolse tutte le donne nel calore della sala comune.
“Ogni ferita racconta una storia di sopravvivenza” disse Annamaria, e qui, insieme, ricostruiamo il nostro futuro. Le donne di ARMONIA condivisero le loro storie, tessendo un mosaico di dolore e speranza.
In mezzo a loro c’era Isabella, una pittrice che usava il colore per liberare la sua anima. Giulia, una musicista, trasformava la sua sofferenza in una melodia di rinascita. Annamaria, con la sua arte poetica, aveva ascoltato l’animo ed il suo silenzio, un silenzio placido che arrestava l’affanno del cuore e obliava al turbamento.
Una notte, il cielo si riempì di stelle, e Armonia organizzò un evento per sensibilizzare la comunità sulla non violenza. La piazza principale s’illuminò di candele, simbolo di speranza. Annamaria, con voce ferma, parlò di unità e cambiamento, imparando a confrontarsi con il dolore senza nasconderlo, costruendolo e stigmatizzandolo. L’atmosfera vibrò di empatia, le donne di ARMONIA danzavano con forza e grazia, trasmettendo il messaggio di saper volare e di planare sulla rinascita, preludio ad una vita vera e innovativa di resilienza. La cittadina si unì a questa sinfonia di cambiamento, promettendo di porre fine alla violenza sulle donne.
Annamaria e le sue compagne di ARMONIA trasformarono la tragedia in una forza che spazzò via l’oscurità. Il centro divenne un faro di speranza, dimostrando che l’amore ed il sostegno potevano guarire le ferite più profonde.
L’ARMONIA RITROVATA celebra la potenza della solidarietà ed il potenziale di trasformazione che si nasconde nelle storie di chi ha sofferto.
“C’è sempre il sole oltre le nuvole”.