Frammenti di sogni
e polvere di speranze,
ecco cosa rimane
delle mie illusioni.
Alla resa dei conti
degli ultimi anni
da spendere nel mondo
la vita di tutti
tende a diventare
melanconica e vana.
Dove sono le risa
di quel me bambino
che giocava col vento,
mentre chiamava
per nome le nubi?
Sono ancora qui,
le mie risa di bimbo,
nascoste tra le rughe
del mio volto stanco
incorniciato da capelli
colore della neve:
nascoste nel cuore,
sotto cumuli di cenere
e pozzanghere di pianto.
Il vento gagliardo
dei miei veri sogni,
delle mie vere speranze,
appianerà le rughe
colorando i capelli:
disperderà la cenere,
asciugherà le pozzanghere.
Sarò ancora, così,
ancora e per sempre
un bimbo che ride
giocando col vento,
chiamando per nome
ogni nube del cielo.