http://www.elisabettamarinello.it/foo.html 2018-06-04 http://www.elisabettamarinello.it/foo.html 2018-06-04
FINELLI FIORENZA

Noi buoni

appena intravisti

e lasciati soli

nell’esilio crepitante

dell’anima

a dormire male

nel male che ci vive.

Noi strani

senza via di scampo

percorsi spopolati

nel nostro

corpo bambino.

Noi stanchi

che portiamo il mondo

sulla schiena,

solchi su terra spaccata,

sguardo di bestie

arrese a una fatica

senza tregua.

Noi pochi

addossati al vuoto leggero

di una sola solitudine,

venature di carta

in cerca di un silenzio

risonante

che allarghi la luce,

docilmente sospesi

come diomedeidi al vento.

E, come grembi d’erba,

beviamo avidamente

un tintinnio di pioggia,

offrendo gli occhi

irriverenti al cielo.

Noi creature mute

strette all’orizzonte

nel disarmo del volo,

vie di mare attraversate

a piccoli colpi di remo,

come pulviscolo d’aria

nella corrente delle attese.

Noi ideogrammi sonori

nel ripiego irriducibile

del cuore e, ad ogni

assiduo inciampo,

improvvisazione delle ali,

oltre noi e il nostro nido

tutto è ferita.

E paura nascosta di voi,

filo spinato del nostro tempo,

implacabile mistura di bisbigli

e pressione di sciabole

che accoltellano alle spalle.

E sebbene esistiate,

pur siamo accaduti,

gli esclusi

sul bordo del mondo,

e siamo cresciuti soli senza

spiegazione di cielo,

guardando le foglie

piovere nel vento.


https://www.scrittori.net/scheda/1359.finelli