A TE CHE
A te
che hai scoccato la scintilla
prendendoti cura del fuoco
che ti cresceva dentro.
A te
che ti sei privata
di ogni sostanza
perché crescessi florida.
A te
che sei stata culla
e rifugio,
sostegno e appiglio.
A te
che mi hai insegnato
a camminare,
a correre
e a fermarmi.
A te
che sei stata fonte,
viaggio
e mare in cui smarrirci
per ritrovarci.
A te
che mi hai stretto al petto
quando la paura di perderti
mi svegliava
inondata dal pianto.
A te
che hai commesso errori
nell’umana convinzione
di farlo per il mio bene.
A te
che hai chiesto scusa
pur senza parlare,
e che hai perdonato
senza farmi parlare.
A te
che hai pronunciato le parole
più belle
che potessi udire
“Sei brava come tuo padre”,
dando un senso
alla mia vita.
A te,
mamma,
io ne dico una soltanto:
grazie!