PADRE MIO
Quante volte ho tentato,
invano,
di plasmare verbalmente quest’ardente
sentimento
che mi congiunge a te,
padre mio,
immenso amore,
gentile e immancabile presenza.
La tua vita,
paradigma da seguire,
è un meraviglioso dono divino.
Dio sa quanto lo ringrazio!
Ora sì che intuisco
la cagione di talune macchie
oscure,
di talune ferree condotte,
di silenzi mal compresi.
Ora lo so.
Tu mi amavi,
ma io travisavo
giacché non erano i miei occhi
a giudicare,
ancora assai distanti dalla saggezza.
Ora sono libera.
Libera di apprezzare
i taciti sacrifici,
le rinunce mai rinfacciate.
Libera di pensarti ogni giorno,
ogni istante della mia vita.
Libera di onorarti
come tu rispetti il mio spirito.
Libera di amarti,
ma tu, padre mio,
dispensami il perdono
per ogni volta che,
per causa mia, il dolore ti ha paralizzato…
Almeno tu,
padre mio,
sollevami da questo peso
perché anch’io possa
rendermi libera…
…libera da me stessa…