Lo Schiaccianoci di Luciano Cannito - Roma City Ballet Company
Il Natale è la ricorrenza più magica e suggestiva che ci sia. È la festa dei bambini che sognano un mondo più lieto, un mondo da favola ed è per questo che, ogni anno, assistere allo spettacolo natalizio per eccellenza – Lo Schiaccianoci – è un dono che si fa al bambino che è dentro ognuno di noi.
E quello messo in scena dal maestro, coreografo e regista Luciano Cannito, con la sua compagnia Roma City Ballet, grazie alla produzione Fabrizio Di Fiore Entertainment, al Teatro Olimpico di Roma, è un prezioso e raffinato gioiello.
Il sogno di una bambina, magicamente, diventa quello dell’intero pubblico che, letteralmente rapito, rimane impigliato nelle trame della favola natalizia, anche una volta uscito dal teatro. Nella mente risuonano costantemente, come una carezza all’anima, le sublimi note di Tchaikovsky. E, come attratti dal richiamo delle sirene, non si desidera altro che tornare a rivivere quello straordinario sogno, quell’emozionante valzer, di cui ci si è sentiti, per qualche istante, parte.
Lo Schiaccianoci di Cannito, basato sulla favola di Hoffmann e rappresentato, per la prima volta, nel 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, rispetta fortemente la versione originale di Petipa.
Drosselmeyer, magistralmente interpretato da Manuel Paruccini, già primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, incarna il vero spirito natalizio, intriso di bontà e sincera compassione, sentimenti che, nel resto dell’anno, sembrano aver perso, quasi del tutto, il significato più profondo.
In scena è lui che dirige, in maniera accattivante e coinvolgente, come un perfetto direttore d’orchestra, tutti i protagonisti della notte di Natale, gli invitati alla festa, fra i quali spiccano, in maniera alquanto spassosa, i nonni di Clara, eccellentemente interpretati da Nicolò Sgrilli e Giorgia Capogna, con il loro esilarante momento di gloria, in cui la voglia di ballare diventa più forte degli acciacchi tipici della veneranda età.
Clara, ruolo recitato da Giorgia Verani, è la protagonista della favola, poiché senza la sua bontà d’animo, il suo spirito caritatevole, non sarebbe esistito il premio della magia del sogno, in cui i due Arlecchini, Cristiano Zaccaria e Giorgia Foglini, si animano regalando un momento gioioso, e in cui lo Schiaccianoci prende vita, nello statuario corpo di Gianmarco Moschino, per combattere, coadiuvato da vigorosi soldati, un’avvincente e vittoriosa battaglia contro i topi.
Segue l’elegante ed eterea danza dei fiocchi di neve e della loro regina, Arianna Bettio e il passo a due tra il Principe e la Fata Confetto, interpretati, durante la prima dell’8 dicembre, da Denis Veginy e la spumeggiante Kanako Fujimoto (primi ballerini del Teatro dell’Opera di Dresda) e, negli spettacoli successivi, da Dinu Tamazlacaru e la strepitosa Yolanda Correa (primi ballerini del Teatro dell’Opera di Berlino).
Completano la magia della favola le danze del mondo: la passionale danza spagnola, interpretata con grande energia da Francesco Zappalà, Naomi Cozzi, Riccardo Tuccinardi e Maria Giulia Venanzi; la sensuale danza araba, sinuosamente eseguita da Gianmarco Moschino e Anna Maria Ciccarelli; l'allegra danza cinese, con Giovanni Spagnuolo, Nicolò Sgrilli e Lucrezia Iovanella; l'energica danza russa, vivacemente realizzata da Flavio De Vergas e Silvia Accardo, Matteo Bruno e Corinne De Bock; la signorile e romantica danza dei mirlitoni, messa in scena, in un aggraziato pas de quatre, da Cordero Fabbri, Giorgia Marchi, Pierpaolo Di Carlo e Chiara Cioci; e, infine, la danza del carnevale, con abilità eseguita dal trio Cristiano Zaccaria, Giorgia Capogna e Giorgia Foglini.
Il finale del balletto, in cui si raggiunge l’apice dell’incanto e della grazia, è rappresentato dal valzer che coinvolge tutti gli interpreti e, in un certo senso, l’intero pubblico al quale non resta altro che lasciarsi travolgere emotivamente.
Un doveroso apprezzamento va fatto anche ai vivaci danzatori che rivestono il ruolo di bambini, scelti tra gli allievi dell'Accademia Art Village, di cui Cannito è direttore, e alla mamma cicogna, Elena Cornacchia, artista sui trampoli dal grande impatto visivo e folcloristico. Prima dello spettacolo, la stessa accoglie simpaticamente gli spettatori fuori dal teatro, fornendo un assaggio del mondo festoso e favoloso in cui verranno catapultati per poi irrompere sul palcoscenico onde regalare un'ulteriore ventata di magia. Infatti, dalla sua gigante gonna spuntano tre incantevoli bambine che saltellano leggiadramente di quà e di là, quasi svolazzando, fra i giocattoli animati.
La buona riuscita dello spettacolo è – vale sempre la pena ricordarlo - anche merito del lavoro di altri eccellenti professionisti: lo scenografo Italo Grassi, la costumista Giusi Giustino e il tecnico delle luci Alessandro Caso.
La compagnia Roma City Ballet porterà Lo Schiaccianoci - con la straordinaria presenza di Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru del Teatro dell’Opera di Berlino - anche al Politeama di Napoli, dal 16 al 18 dicembre.
Inoltre, dal 6 all’8 gennaio 2023, la stessa compagnia andrà in scena con il balletto “Cenerentola” a Torino, presso il Teatro Alfieri di cui, insieme al Teatro Gioiello, Luciano Cannito è stato nominato direttore artistico.